La Bioimpedenziometria (BIA) è senza dubbio una delle metodiche più attendibili e sicuramente la meno invasiva per valutare la composizione corporea, poiché si basa su un modello di tipo “tricompartimentale”. Il modello tricompartimentale al quale fa riferimento è composto da:
Massa Grassa
Massa Cellulare
Massa Extracellulare
La BIA si basa sul principio che i tessuti biologici si comportano come conduttori, semiconduttori o isolanti. Le soluzioni elettrolitiche intra ed extracellulari dei tessuti magri sono ottimi conduttori, mentre osso e grasso sono isolanti, e non sono attraversati dalle correnti Il corpo risponde come un circuito elettrico ogni qualvolta viene attraversato da correnti elettriche. Quando s’infonde nel corpo una corrente, questa lo attraversa più facilmente se contiene molti fluidi corporei, mentre quando incontra la massa cellulare incontra più resistenza. Le cellule, inoltre, funzionano come dei condensatori per cui producono una capacitanza. Avremo così che una corrente di bassa frequenza applicata ad un tessuto passa prevalentemente attraverso i fluidi extracellulari perché, alle basse frequenze, l’impedenza delle membrane cellulari è molto elevata (quindi le misurazioni a bassa frequenza forniscono informazioni sull’acqua extracellulare). Con frequenze più elevate la corrente attraversa tutti i fluidi, extra ed intracellulari (le frequenze più elevate forniscono informazioni sull’acqua intracellulare). Come anticipato, il tessuto grasso è un cattivo conduttore, ne consegue che l’impedenza corporea dipende quasi completamente dalla massa magra.